A 1.812 metri sul livello del mare si trova Roque Nublo, un’immensa roccia vulcanica alta 80 metri che fu luogo di culto degli antichi aborigeni. È noto che l’isola di Gran Canaria è stata formata 14 milioni di anni fa da un vulcano. Tre grandi eruzioni, con periodi di inattività ed erosione, furono responsabili del rilievo che appare oggi dalle cime alla costa.
I primi coloni di Gran Canaria, provenienti dal Nord Africa, si stabilirono qui e basarono la loro economia sulla coltivazione di cereali. Si ritiene che il loro successo agricolo sia dovuto all’accurata conoscenza delle stagioni e dei cambiamenti climatici, resa possibile dall’osservazione del sole, delle stelle e della luna.
Quella che oggi è conosciuta come astronomia, un tempo era considerata magia e persino confusa con la religione. Gli aborigeni, infatti, si radunavano attorno ai luoghi sacri per celebrare rituali e adorare il dio Acoran, noto anche come “El Celestial”.
Uno di questi luoghi di culto era proprio il Roque Nublo.
Parco rurale di Roque Nublo
Il Roque Nublo è il terzo punto più alto di Gran Canaria, dietro Morro de la Agujereada e Pico de las Nieves, e si trova al centro dell’isola nel comune di Tejeda. Il paesaggio che circonda questo gigante di pietra è ricco di pini e ginestre e nelle giornate limpide i raggi del sole filtrano attraverso le pinete, conferendo al bosco un’atmosfera calda e piacevole.
Oltre i 1.500 metri di quota si può godere di un paesaggio magnifico con le nuvole sotto i piedi e che al tramonto diventa ancor più bello, con i toni dorati e le prime ombre della notte.
Come raggiungere Roque Nublo
Se ti piace l’escursionismo, puoi lasciare l’auto al parcheggio “La Goleta” e seguire il sentiero segnalato per raggiungere Roque Nublo. La difficoltà non è elevata e il percorso è lungo circa 3 chilometri. Inoltre vengono organizzate anche escursioni notturne per osservare il cielo stellato.
Lungo il percorso, oltre ad alcuni scorci spettacolari sulla caldera di Tejeda e sul pozzo di las Nieves, si trova il Roque del Fraile, una formazione rocciosa che sembra pregare protesa verso la valle. Un altro elemento naturale è il Roque de la Rana, la cui posizione ricorda una rana seduta su una ninfea.
Il sentiero si snoda tra pinete, antiche colate laviche e colonne di pietra fino a raggiungere la vetta, dove il paesaggio si apre ed offre un panorama unico. Molti considerano la vista da questo punto la migliore dell’intera isola, con il Monte Teide in lontananza e l’Oceano Atlantico che brilla grazie ai raggi del sole.
Questa è una tappa da non perdere se ci si trova a Gran Canaria, anche se sconsigliata se si viaggia con bambini piccoli. Il momento migliore è la mattina presto o al tramonto, poiché a mezzogiorno, in estate, fa molto caldo.
In inverno, invece, potrebbe fare abbastanza freddo, dunque è preferibile portare con sé vestiti caldi e coprirsi dal vento.
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