Questa bellissima area archeologica, affacciata sul Lago di Garda, custodisce i resti della grande villa patrizia romana nota fin dal Rinascimento come le “Grotte di Catullo” di età augustea (fine I secolo A.C, inizio I secolo D.C)
La storia delle Grotte di Catullo
Il nome “Grotte” deriva dai racconti dei primi viaggiatori che, nel XV secolo, descrissero i ruderi dell’edificio come grotte. In passato si pensava che la villa fosse appartenuta al poeta veronese Catullo, ma non vi sono prove certe di questa notizia.
Si suppone invece, che l’edificio appartenesse alla Gens Valeria, famiglia aristocratica veronese.
Il degrado della villa e le sue nuove funzioni iniziarono nel III secolo D.C, successivamente alcune parti della villa furono riparate con strutture povere.
Nell’area circostante venne istituita una vasta necropoli e nel V secolo il complesso entrò a far parte delle strutture difensive costruite nella parte settentrionale della penisola.
La villa, a pianta rettangolare, occupava una superficie di circa due ettari. Dai due lati corti sporgevano dei terrazzi panoramici, collegati con dei portici lungo i lati più lunghi dell’edificio. Al centro della villa si estendeva, invece, un bellissimo giardino circondato da un colonnato.
Il terreno roccioso su cui è costruita la villa presenta un forte dislivello, per cui è stato necessario realizzare imponenti strutture di sostegno per adattare la villa all’ambiente naturale in modo da costruire l’edificio su una base uniforme.
Oggi ciò che resta di questo magnifico edificio sono le fondamenta e pochi elementi tra cui le cosiddette “officine”, il campo di noci e la sala dei giganti.
Il livello superiore, che ospitava le zone residenziali, è quello meglio conservato, dove sono ancora visibili i pavimenti a mosaico.
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Cosa visitare alle Grotte di Catullo
All’interno delle Grotte di Catullo potrete visitare il bellissimo Museo Archeologico, aperto al pubblico dal 1999. Questo espone numerosi elementi architettonici, mosaici e importanti reperti provenienti dalla villa. Tra questi potrete vedere gli splendidi frammenti di decorazioni ad affresco e gesso, che un tempo ornavano la parte residenziale della villa.
Altre sezioni illustrano, invece, la storia più antica della penisola e di altri insediamenti del territorio.
Da non perdere anche l’incantevole terrazza panoramica e la “trifora del Paradiso”. La terrazza la potete trovare nella parte settentrionale dell’edificio, che termina con un ampio piazzale panoramico. Al livello inferiore, invece, un lungo corridoio conduceva ad una loggia con trifora, chiamata “del paradiso” per la vista mozzafiato.
Alle Grotte di Catullo è presente, inoltre, un uliveto di circa 1500 alberi, tra cui alcuni risalenti a 400-500 anni fa.
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