Barranco de Guayadeque: storia e curiosità

Il Barranco de Guayadeque (burrone di Guayadeque), lungo ben 15 chilometri, si snoda attraverso la crosta vulcanica di Gran Canaria e arriva fino alla costa orientale. Questo monumento naturale, con svettanti pareti di roccia ricoperte da un’intricata vegetazione endemica, offre uno sguardo sul modo di vivere delle tribù indigene dell’isola prima della conquista.

Insediamenti rupestri e siti archeologici si trovano accanto a case, hotel e ristoranti costruiti direttamente nella roccia.

Barranco de Guayadeque, una passeggiata tra storia e natura

Barranco de Guayadeque
Barranco de Guayadeque

Questo imponente burrone delimita i comuni di Aguimes e Igenio fungendo da confine naturale. Si tratta del burrone più grande di tutte le Isole Canarie ed ospita più di 80 specie di piante autoctone che possono essere trovate soltanto qui e in nessun’altra parte del mondo.

È possibile fare escursionismo seguendo i diversi sentieri, ma il più popolare è il percorso circolare. Si tratta di un’escursione abbastanza faticosa, con tratti lunghi e ripidi. Occorrono circa 4 ore per completarlo, dunque non è adatto ai bambini o persone poco allenate.

Questo burrone ospitò i primi coloni delle Isole Canarie. Gli indigeni dell’isola potrebbero aver vissuto in alcune grotte, ma la loro sopravvivenza dipendeva dal ruscello che scorreva sul fondo del burrone.

Questo ruscello era l’unica fonte d’acqua dolce dell’intera isola. La tradizione di vivere nel burrone è ancora viva e molte persone si sono stabilite in queste case all’interno della roccia.

Qui c’è anche un hotel dove poter trascorrere una notte e fare l’esperienza di vivere come le tribù dell’epoca.

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